Si avvicina il lancio ufficiale dell’ultimo nato di casa Microsoft, il sistema operativo Windows 10, previsto per fine luglio, dopo essere stato presentato lo scorso 30 settembre. Diffuso in 190 Paesi e localizzato in 111 diverse lingue, si tratterà di una novità assoluta, non soltanto perché è un prodotto estremamente innovativo, ma anche e soprattutto perché sarà, di fatto, la conclusione di un’epoca. Stiamo parlando, infatti, dell’ultima versione di Windows nelle modalità e nella progressione di aggiornamenti ed evoluzioni a cui siamo stati abituati finora. Tuttavia, il meccanismo alle spalle dell’operato della Microsoft è leggermente più complesso. Lo stop alle versioni di Windows non significa chiusura dell’apparato degli OS, anzi, si tratta di un processo che va in direzione diametralmente opposta, che parte proprio dalla nascita di Windows 10. Il nuovo sistema operativo sarà disponibile come upgrade gratuito nel primo anno per tutti gli utenti in possesso di un PC dotato di Windows 7, Windows 8 o Windows 8.1 e, poiché si tratta di una versione senza seguito, gli aggiornamenti forniti saranno molto più frequenti, da una volta al mese a due volte l’anno per upgrade più consistenti. In questo modo, oltre a garantire una maggiore sicurezza con i continui aggiornamenti di device, ogni nuova uscita sarà immediatamente disponibile e gli utenti potranno beneficiarne in tempi estremamente rapidi. Il nuovo OS, quindi, si trasformerà progressivamente in un servizio, che, aspetto da non sottovalutare, non avrà alcuna distinzione neanche sui dispositivi mobili, come smartphone e tablet. Niente più nuove versioni, il sistema operativo del futuro garantirà un flusso di sicurezza e aggiornamenti, tutto comodamente a destinazione degli utenti.
